Marco Polo per migliorare il trasporto merci europeo: già guadagnati 434 milioni di euro –

Eleonora Santucci

I programmi Marco Polo – gli strumenti europei di finanziamento per ridurre la congestione stradale e migliorare le prestazioni ambientali del sistema di trasporto merci – hanno già generato dei benefici ambientali. Il programma Marco Polo I (ultimato) ha generato circa 434 milioni di euro di benefici ambientali, eliminando 21,9 miliardi di tonnellate/km di merci dalle strade europee. L’attuale programma Marco Polo II, invece, dovrebbe generare un ulteriore e significativo trasferimento modale, nonché i benefici ad esso correlati. Nonostante tali traguardi, gli ambiziosi obiettivi di trasferimento modale stabiliti dal legislatore non sono ancora stati pienamente raggiunti (46% del trasferimento modale previsto per il programma Marco Polo I). Inoltre, i programmi sono ritenuti piuttosto complessi e, in alcuni casi, di non facile utilizzo da parte delle imprese europee.

E’ questa la conclusione della Commissione europea espressa nella comunicazione Il programma marco polo – Risultati e prospettive al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni.

Il programma Marco Polo è stato istituito a seguito della pubblicazione del Libro bianco sulla politica comune dei trasporti del settembre 2001. Il Libro bianco prevedeva che, in assenza di misure correttive, il trasporto di merci su strada sarebbe aumentato di circa il 50% entro il 2010, generando ulteriori costi per le infrastrutture stradali, un aumento del numero di incidenti e della congestione e un maggiore inquinamento locale e globale. La conseguenza diretta avrebbe dovuto essere un aumento del traffico internazionale di merci pari a 12 miliardi di tonnellate/km 4 l’anno.

In questo contesto era stato istituito il programma Marco Polo I (2003-2006), il quale ha messo a disposizione una dotazione di 102 milioni di euro per sostenere azioni volte a trasferire l’aumento previsto di 48 miliardi di tonnellate/km di merci dal trasporto su strada al trasporto marittimo a corto raggio, al trasporto ferroviario e al trasporto per via navigabile o a una combinazione di modi di trasporto in cui i percorsi stradali siano i più brevi possibili.

Nello sviluppare il secondo programma Marco Polo (2007-2013), le previsioni di crescita del trasporto merci sono state ricalcolate e si è concluso che, in assenza di misure, il trasporto merci internazionale su strada sarebbe aumentato fino a 20,5 miliardi di tonnellate/km l’anno tra il 2007 e il 2013. Il programma Marco Polo II intende trasferire una parte sostanziale di tale aumento grazie a una dotazione finanziaria pari a 450 milioni di euro. Dunque, prevede un contributo finanziario indicativo con riferimento alle tonnellate per chilometro di merci trasportate su strada, perché fa riferimento alle economie di costi per la società generata dal trasferimento verso il trasporto marittimo a corto raggio, il trasporto ferroviario e per vie d’acqua interne anziché il solo trasporto su strada.

In generale, il programma Marco Polo è basato su risultati quantificabili e i pagamenti sono effettuati quasi esclusivamente per il trasferimento modale effettivamente realizzato. Per di cui, le condizioni di mercato e la situazione economica sono elementi importanti per determinare il successo dei progetti, e dato che le soluzioni di trasporto intermodale sono più complesse e di difficile attuazione rispetto a un mero sistema di trasporto stradale, il programma ha risentito in modo particolare delle conseguenze della crisi economica. Comunque sia, il programma Marco Polo costituisce un buon esempio di uso efficiente dei fondi dell’UE, anche se i suoi obiettivi non sono stati pienamente conseguiti e la dotazione non è stata interamente spesa.

La concessione di finanziamenti pubblici direttamente al mercato ha generato inoltre alcuni problemi di concorrenza durante il ciclo di vita del programma. Non esistono però prove evidenti circa gli effetti negativi più significativi in termini di concorrenza dei progetti finanziati.

Marco Polo è attualmente l’unico strumento di finanziamento europeo incentrato sul miglioramento dell’efficienza del trasporto merci. Pertanto un’assistenza costante è ritenuta, dalla Commissione, utile e opportuna.

Non a caso, per il quadro finanziario pluriennale 2014-2020, la Commissione ha proposto di mantenere due pilastri per la concessione di assistenza finanziaria alla politica dei trasporti dell’Ue.